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Esempi: « c o lm i « v i r id i« L . , S U I « e i i r o p n c » L . , Y i i i i v lo r q n l l ln L . . A lc o d o i«|>lda I,. Non meno interessante (iella sezione jn-cccdeiilc c questa dei nidi cavernosi, di più semplice costruzione, ma assai |)iù diflicili a procurarsi. Secondo che essi son falli entro le cavità degli allieri, o[)- pme scavati nella terra, si ))olrcbl)ero distribuirò in duo diverse sotto-sezioni. 1 Picchi, scollo un tronco, v i praticano un'apeianra circolare non molto larga, v i formano un’ ampia cavità e poi nc livellano il fondo cogli avanzi pulverulcnti del legno clic essi stessi hanno staccalo per ingrandire la loro dimora. LcAil/e occu|)ano i tronchi scavali e quindi ahhaiidonati dui Dicchi, ina usano la diligenza di restringere accnralaniente il foro d'ingresso con del fango, che sanno rendere tenace assai mescolandovi la loro saliva, ondo così meglio guardarsi dai loro nemici. All'opposto delle S i l t e , i Torcicolli ( in n x ) mancano di ogni industria, poiché occupano diretlanìciile i nidi abbandonali dai Pic ch i, senza neppure apportarvi la benché minima modidcazione. L e Passere si servono talvolta di cavità preesistenti per deporvi le uova, e talora approlillano di (pielle che offrono i tronchi ed i grossi rami degli alb eri; ma (pieslì non possono a rigor di termini considerarsi nidi cavernosi, [loiclié si sa che tali incolli sono assai imiifl'crenli sulla scelta del luogo ove fare il proprio nido, purché sia il meglio possibile difeso dallo ingiurie de venti c delle pìoggie; nido il (juaic è formalo senz'arte, di (iciio, foglie secche c ¡(enne, a cui danno una disposiziono cir colare con una infossatura nel mezzo poco regolare, c perciò accenna di apparlcnerc alla sezione clic ho chiamalo dei nidi concavi. Gli Alcioni son forse i soli che da noi costruiscano dei nidi cavernosi mdla terra. Nel discorrere a hmgo dell'Alcione pescatore {./Iccdo ispida) mostrerò che veramente la cavità in cui deponc le proprie uova, e la galleria, spesso assai lunga, che vi conduce, è opera d e irucccllo stesso c vanno perciò e rrali coloro che ritengono tale specie approlìllare delle gallerie scavale dalle Arvicole o B a l l i d'acqua, oppure di altre cavità o semplici infossatiirc che trovano già fallo nella terra. 6 . — D EI NIDI 1RREG0L.\RI. Esempi: S t i lx n nm m c « L., ■»aiullon h a l la e lu « L , t ’i ie l l i l .m iip lik - a L . , la r i i « ( ie a | „ Devo qui per ultimo acecimaic i nidi rozzamente coslrulli dagli uccelli di rapina c quelli clic le Rondini formano col fango c che mal si saprebbero ascrivere a qualcuna delle cinque precedenti sezioni. I Ba])aci scelgono sempre qualche luogo allo c talora inaccessibile per deporvi le proprie uova; ora è il fesso di una rupe, ora un tronco scavalo dal tempo, ora un pertugio esistente nelle rmne di antichissima torre, ed iv i compongono il nido di poco fieno o di fuscelli, il lutto affuslcilalo senza alcuna cura. Va r ie sono le specie di nidi fangosi costrutti dalle Bondiii i, c tante (piante sono le specie delle Rondini stesse. Il fungo che esse adoperano é misto sempre a fusccllini c pagliuzze che non poco conlri- huiscoiio a dare al nido la necessaria solidità, all'esterno esso è scabro e di colore grigio-cinereo piuttosto scuro; neir interno vcdonsi piume c lanuggiiii disposto con gran diligenza, onde la tenera prole v i trovi un morbidissimo covo. Se il nido appartiene ad una Rondine clic lo costruisce complelamenlc chiuso sotto alla parete orizzontale che gli sovrasta, mostra una piccola apertura circolare un poco più in su della mela del nido, se invece non c aderente superiormente alla solfilla, assomiglia in tal caso ad un indo concavo segalo per metà. D E L L E U O V A N o n é mio scopo di (pii riferire su tutti i caratteri delle uova, nè di parlare di tutti i rapporti Ìti cui furono prese ad esame, ma liinilarmi a discorrere, c in bre ve , della forma del guscio, riincUciKlo lu tto quanto riguarda la genesi del colore, le dimensioni ed i rapporti tra la lonna delle uova c (pielle delle specie a cui ap|»arlcngono, nella parte anatomo-lisiologlca del mio lavoro. Io segno la classificazione proposta fino dal dall’ ornitologo Des Murs (e da esso lasciala inalterata anche nel suo Trattato di Ovologia ornitologica, pubblicato da pochi a i im ''M m cui tutte le uova vengono distribuite in sei sezioni, che sono le seguenti: l . " uova sieriche; 2.” o v ali; S.'’ aiau lr ich e ; A.° ovale; ii.'” oviconiche; (i.° eliltichc. L e forme intermedie si indicano con un aggettivo da porsi accanto al nome della forma a cui jiiù si approssimano; p. e., v i saranno uova ov«le cd uova orafe allungale, ecc. In tulle le uova, anche le più tondeggianti, L occliio si abitua a sccrnerc un polo acuto cd uno corrispondente ottuso. S i usa, oltre alla descrizione delle u o v a , nfcr ir iie anche le dimensioni, c a tale scopo si dà la misura dei (Ine assi, vale a d ire , dell'asse maggiore che unisce un polo ( lell'uovo alr altro, c dell’ asse minore clic in terseca ad angolo retto I ' altro asse verso il polo ottuso. N e ir inlc iU o di rendere [liù esalta la misura dclli assi, e per poter facilnioiile con una formola matematica esprimere i rapporti che questi alTcllano fra di loro, l ’ ornitologo di Ginevra Victor la t io inventò nel 1R615 uno strumento detto ovomctro, ch’ io non descrivo, perchè a corredo necessario della descrizione bisognerebbe eh’ io potessi presentarne ai miei lettori il disegno, l ’accio cenno di questo slrumenlo, perché la sua utilità non può venir revocata in dubbio, da chi preferisce sostituire a nomi poco precisi, od a lunghe frasi la concisione c l ' esattezza matematica. Dcs Murs, nel suo Trallaìo qui sopra citalo, modifica la classificazione ornitologica, impiegando i caratteri ovologici dei varii generi c delle famiglio come carattere d’ un’ iinpovlanza primaria, lo non posso almeno per ora sottoscrivere interamente airopinione del prcloilalo signor Dcs Murs , se non nel l'icoiiosccre che alle grandi divisioni d(>gli uccelli coiTÌspoiulono, in generale, (late forine di uova. L dif- fatti come poter Irasporlarc da una in altra famiglia un genere, come riavvicinare <|ncsli generi, valendosi (lei caratteri oologie!, quando questo studio è ancor tanto bambino, quando la lonna delle uova, iii uno allo dimensioni cd al colore varia immensamente e nello stesso genere c nella stessa specie e negli stessi in d iv id u i? Pe r far vedere in un modo affallo sinottico ai mici lettovi a (piali ordini di Uccelli s|)eltiiio le forme dello uova, riporterò (jui il quadro rodallo da Dcs Murs, secondo le viste del celeberrimo Isidoro GéoiTroy Sainl-IIiluire. O RD IN I O R N IT IC I proposti'da Cioffroy Srtíni-//ííníre (^) Bapaci (2.») Passeri { l . ° c 5.°) Gallinacci (15.° e 0.“) Trampollieri (G.° c 10.“) Palmipedi (7.“ e 11.“) j Inerti (4.“) I Corridori (12.°) ( Pinguini («.“) FORMA CORRISPONDENTE DELLE UOVA ovale. eccezionalmente ovale idem idem idem idem idem ■ ovata. cilindrica ) ovale 0 ona/o) oviconica. otnconica c elittica) ovale. cUltica 1 cliltica ' sferica. (1) 0. Oks Moiis. Traité giiiral d'oologU omii/ioiojiquc au iioìHt de fiic de la elaeeification. l’aris 1860. 12) Vali UalUlin de la SeciiU ormthehgìiae Saiiee. Tom. 1“ , l” paitic. Gflnùve 1865. Vicrolt Fatio. L Oomilre (pag. 01). (3) Il numero posto a Rauco delli otdiuidi Géoffroy Saint-lUUiro indie« a rpialc di quelli propooli ciaBoiiaparto corrispondano: (dllri«.) 1.» l’siHaci, 2.» Ac- «ipites, 3.» rassetca, !.<■ lucpti, 5.« Colomba, G.» Hctodionce, 7.« Gavia, (iVaooe«) 8.» Pliloptoci, 9.» Gallium, 10.» Oralla, d.» Auscccs, I2.‘ Sirutbwne».


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