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I.a .Slei-|iaz/.ola sci]]l)rii nidilicarc due voile all'aiirio, il fallo accerlaio |icró c questo, clic la iiidiilcazionc dai |iriini di maggio iniò essere |irolralla |iiù c llrc dal- l'uso clic Ila questa specie, di Iraseiirare uu nido alleile già coiulollo a teriuiiie |icr cosinunie uu secondo ed aiielie uu lerzo, o per rieoslriiirc uu nido clic iiialaiigurale cireostaii/.e atitiiaiiu lualcoiieiu o disirtillo. E uu nido concavo clic appoggia o direllaiueulc sul suolo, fra le erielic o a poca allezza sulle gineslre, fra i cespugli e pcrliuo sulle fave. alleano nidi a qiialeiic iiiclro uei uiiieeliioui folli dei giardini, ma uiiii se nc Irovano di eulloeall assai iu allo. I maleriali del nido esleriiaiiieule sono lilaiueiilosi, griis.solniu, ili gramiuaeee dl- sposle eou iuirceeio irregolare, o di paglie iiilere uiiile a poco museliio cd a qiialelie rara foglia di leuilio eslesii. iiileriiaiiieiile inveee si Irova liiiissime messe alla solila maniera, clic iiiiu l'orinaiio il margine esleriio, il ipiaie invece è cosliluilo dalla eoiUinunzioiic dei maleriali del di fuori ma più slipali e sui quali talora si Irovano ragnalele o allri lili sericei e |iiii di raro line |ieiiuuecie. I oidi più regolari liaiiiio un' aperliira di l«l a (iii millimetri eou uu margine toii- deggiaiilc di la a 17 luilliuielri meulrc ia cavila iioii è profonda clic àO iililliiuclri. I.'aliczza lulale dei nido è di aO a lia millimelri e lo spessore delle |iareli verso il fondo si fa dai ‘iO ai 50 millimelri. Iu aleiiui nidi In base si iugrussa |ier adallarsi al sostegno, lai'altra invece il sostegno a|ipoggia dirottamente iu uu punto ove io stalo esterno del nido manca. Credo op- porliiiio di descrivere a |iarle uu uiagiùlieo lùilo clic lio soll'oeeliio c clic vmliilo siipe- rioriueule semiira un parallelogrammo iu eui la eavilà è scolpila lolla da uu iato. Il vero nido è perù perfellainculc simmelrico ma da uu laio lui uu'aflàslcliaineiilii ili maleriali clic gli sono sirellaiueule avvieiiuUi ma elio iu roallà non si eoufoudouo con esso. ì.a sola rivesto iu esso il luargiiic iu molla i|iiaiililà; la eavilà è (appozzala di fosluclie, l ’o'- slerno c coiiloslo di graiiùuaeec di varia grossezza clic sono sparso di poco lie'liciie rangifcrmo e di qiialclio eiiilTo di museliio. La cavila c profonda 50 miliiiuetri ed il nido Ila uua allezza lotalc di ai) luilliiuelri. Il rcllaugolu è lungo lai) millimetri c largo iit, od li vero nido lui appiiiilo ( l i millimelri di lungliezza, dal clic se oc iiife- risec elle ali milliinelri sopra l'iO sono occupali dai malcriali aggùiiili. I nidi leggeri iu eui perù si Inivano le uova, apparlengono o'a coppie giovani clic sono iiiespcrlc edili o a quelle coppie olio faiiiiii parccelii nidi prima di decidersi ad oeoupiiriie uno (lennilivaiiioiile. t O l i . In ipieì nidi si irovano da 4 a (i uova ili forma ovaia con guscio poco lii- eeiilo a loiido luaiieo verdaslro, eou pumi cam- c elùazze larglielle eeuerognoie a sfu- maliira eolor lerreo. I punii sono più ib freqiieule sparsi dapperlullo meulrc lo elùazze solili pili slqiale quasi sempre al polo iilliiso. Si Inivniio uova a puuieggialurc ili eii- lor lerreo elle sono muuerosissuuc c sparse uell istcssa misura dappeiumio c privi di luaceliie di .sorla. Allrc uova sono di uu verdognulo più oseuru cuii poelù punii siu- mali appena visibili; allrc inline liaiiiio uu fondu lùù o iiiciiii verde 'dalliceiii l ilor i quasi liiaueo. Lasse maggiore di esse lia IS o 1!) millimelri per 14 di'asse iiilu,u''e IM I puleuii della Slerpazzola ........ . dopo |q gi,„-,ù di eovaliira un |im SI vcsloiiii di grigio superùirmciile, collo ali calle a iieraslre nel reslo uu peno liiaiieaslro fulvo clic divenla più o nioiiii scuro ai lali. ’ llcelislciu >0 asserisce clic si ponilo riconoseerc le feiuiiùiie iu ipiclli iiiiliviiliù eolia marguialura delle ali più elùara. I.o slosso ne allevò da nidiaci, luUreiuiole d’iiova di formici,e, di pane e lalle ed assicura clic si poiuu, far eau.pare a lungo avendo come pnr gli adulti la cura di nulrirli eome l’Usignuolo. (1) BLCIiMeiii. A M de l A-mleur des Oisn.nx de volière, occ., (rad. de l'allomai.J. edU. Uni.velles 1838. Ordu III Passureìi. PHYl.LOl^NEUSTE RUI-'A i a t i l K y lv iu r iii'ii Ridisi. — K . Iiv i>|» (» liii« L e d i . — K . « o lly lM è a Vi,ili. — l^ i c f i l u U i i-n ii, r iif 'iis Kiiii|,. — I * l i y l Ì o | i i i f i i « t f f u Iu nj,. liulimio: Lui |iiccol(). — Jtl'iaili) loniiiiiiL Lumi,or,lo: Tiiil. - Tiiiii. - iluil. — Caiiiivcllii — Ildcciili;; iiicdiiiii. E il Luì piccolo uua graziosa specie di iiccelleUo, che Irovasi iu gran parie dell’Europa media e meridioiiiilc, nonché iicH’Africa. l*er limil:irnii alla nostra contrada, la Lombardia, non dirò allro se non che c specie iu com|dcsso non rara ma che pure non può dirsi del lullo coimme, .lalvo in alcune località ed al tempo del passo, nella quale epoea si fa più frequenle. — Al piano scar.‘4eggia nella liella slagione, duranle la quale preferisce i colli cd i monli ma alTcpoca dcircmigrazione vi compare meno diradala. L ’epoca dell’emigrazione è piullosto tardiva, giaecliè non ci giungono i [.ni se non alla line d’Aprilc cd anche di |ueno .Maggio; emigrano assai precocemeiile e einè in Agosto, tem[)o nel (piale, hi eollina specialmente, molli se ne prendono nei paretai. Alcuni individui varcano d’assai (|iiosll limili che i |)iù si [uelìggono per la durala della loro dimora fra noi, ed incoiili’andosi'iie taluno anche di ¡Novembre inolli’ato, fa So.spcll.are ehe pochissimi rimangano lutto l'inverno sotto il nostro cielo. Del reslo la dichiarazione delia sua stazionarietà, elio gli aulori liamm espressa sul conto di (piesla specie, i' foi’sc prematura mmiire la cosa uon è )ter anco did tutto accertata Sono i l.uì animalelti poco timidi, vispi, gai, irrequieti, intelligenli. dotali di una certa (piale sociabilità, giacche vivono in hrauclietli di 5, 4, li individui, ehe però fra di loro non stanno se non ad una certa rispettosa distanza; laiche ì; diflieile. che (pielli di un liraiico posino tiilti sopra il medesimo albero. Sono veloci nel volo, ma usano poco di (picslo mezzo di locomozione, lalora si v(mIoiio instarsi come sospesi immobili ncH’aria però a poca altezza. Dai rami sui quali posaiisi, duranle la iirlmavera fanno udire mi acuto canto appena modulalo ma in pari tempo grazioso; posseggono pure uua disliula voce di richiamo la ipiale sembra possa imitarsi con un (nì-di) che si ri- pt'te per h(»n tri* o qnatlim vulle di lila. Si trovano eoH'afìine P/nillopnciisir. Hoiio.llil. Vieill. e con altre piccole Silvie di cui non isdegnano reveiilnale compagnia. — Non si adattano alla [nagionia e si lasciam» morire di fame. — Però i'addomeslicamenlo di (piesli animalelli, (piaiiliimpie, cii'coiulalo da grandi dillieollà, pure lalora l'iesee. NiIHMb. Dilìicilissimo riesce di trovare il nido di (pu'sta spi'cie di uccello, [»crcliè raro c perché cgregiamonle nascosto lu'i ccs|)iigli c nelle foglie secche che si Irovano (I) Oiiiiiiilu si é |iu.slo minio nILi l'uiliizioiio liol c;iI:iIur.> ilullii riiiilRllii Turilt-litr, si t ora slaziumiria sull» fedo iIcrIi »Uri anturi lomluirili. — Ni l l.'uhil. dnjU Virelli l.omh,irili i l.omlmrdiii. a pai; 307, ó ilcillo rlic la Sglri,, nif,i svurii» al jiiaiio; a jiaR. 3h:I, iiivcco ù calili iioll'cslaU', oiuiRraiili ud vorriu. .Non sa|iit'l .spiegare lalc cuiiIrailJlziuiii'. so iiollu osservazioni die ipiesu specie i Irova lidie Noli:. Nairn. ,• Orili sulla a fiM i|udlu specie duiiuraiill o iiiilill'


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