Il suo allcviuiiento riesce Itene (|iiaii(l’:tiielie venga |tresn ailulln se ¡lerò si ha cura <li renderle, nteno antara itei |irinii giorni la prigionia fornendole dell’ it> a, delle friiKa sugose , dopo di ehe si riesee faeilinenle a farle a|)|tetire le crisalidi polverizzale e eoiitniisle alla fariita giallit. L'f'poea (Iella eoslrnzioiie del nido per la Tordeiht \olg(‘ in-i casi ordiittirii dalla seeondtt ntelà di aprile alla [trittia di ntaggio, nta iteeade di Iroxari' ih'Ite nidial«' con entro le nova tanlo printa che dopo delle prcMlelle epoeln«. Coslriiisee essa il itido ben di rado a l<‘rra , itiit it(‘ll:i eontnne. dei (Utsi stilb' alte piante, appoggiandolo in parte al tronco in parte ai rami. ì\ iiu'ito facile il Iroxari' nidi (li (|nesla s|teeie aflidati iiileramenle ai rami («d ain-or più dinieilnn'iite ad mi ramo solo. 1:1 esso di foriita eoiieava, eoslriitio (*on molla solidità l'd alla basi' et'iiienlalo i‘on fango ebe laloi'a in piccola ipianlità trovasi anebe al di fuori sui lali <‘d ai margini. Eslentanteiife i* rivestilo di muselti, di |»agli<‘., fuseelli, gramigne grosse. La ea\ilà ed il margine sono contesti di più radici e gramiiiaei't' sottili. L ’ altezza del nido \aria secondo la forma del sosli'gito; i più alli misurano eirea 10 eenliinelri. I diaiiK'tri della cavità sono ab|uanlo diversi fra loro, taleiii* runa misura eirea S eentimeiri l’ altra 7 ed anebe metto. I.a profondità del eavo è di circa li eeiitintetri nienlri' lo spessore dei rttargini è per lo più di soli ò eentinn'lri. Esso noit è toitdeggianle itta bette appiarnilo. Scuotendo l'albero su cui la Tordt'Ila cova è cerio elte essa lo altltaiidona, itta solo ntomenlaneameiite, itieitlre ripetendo (piesto tillo una stteonda vtilla si è certi eli’essa lo abbandona per sempr(‘. Ouaiido |ier(> le uova stanno per slmcciare si lascia avvicinare (li mollo e talvolta si lascia perlìno prendere eolie mani. ¡Son so se sia il caso (li ritenere ¡ter cosa certa elte la Tordi'lla non ritornerà al nido abbandonalo (piando nell’ uscirne in segno di trop|to spavento emise dt'i gridi. La cosa però sembrti mollo probaltile. La Tordellti sturbala inenlre eov:i pm'i eoslriiire un seeoiido nido e talvollti aiielie, un terzo, ma (pieslo succede mollo di raro. L'D V A. — Sono le uo\a di forma o\ala od in poclii casi di forma ovab'. Il grand’as.se in Jiiedia misura lil millimelri, il pieeolo Alcune nova hanno un fondu azzurrino, altre fiilvo-rossigno, altre b'ggermeiile rubiginoso. Le chiazze larghe elio su di esse si rinvengono sono riibigiiiose o di colore eafl'è, altre ttia meno nuiiK'rose sono legg(‘r(' e sfumali' di colore viitoso. Aleniti punti |iiù piccoli sono di-l colore delb' eliiazz(' grandi ma assai pili carico. Il jiolo ottuso ii<‘l maggior imniero di casi ì; più rivc'slilo di iiiaeeliie che non le altre parli dell’ uovo. — Nascono dopo una (piiiidieina di giorni di iiieiibazione dei pulcini rivestili (li una lina pelurie eenoriiia. (Ialino le prime piume di colore meno intenso (li (pielle dei genilori ed il fiilvigno del petto geiieralmenle meno risentilo, lalorti invece le goccio o.scure spiccano su un fondo (piasi inlerameiite hianeaslro. La nutrizione dei pnieini si fa tanto dal maschio ehe dalla femmina, (piesf ultima poi usa di covare di preferenza alla notti', e nelle ore ealde. Anebe le uova vi'iigoiio covale da enlrambi i genitori e nella slessa maniera. Onuo III l'/iSKui.s. TURDUS ¡MUSICUS l in n é . 'I ' iir « lii« Litiné. — 1 ' . p ila rÌM Pnil. — K y h ì a ........« ¡ » a Savi, - - X . |» iiÌ lo i i i r lo » Itnhm. Iiiilimiii: Toni«. Tonio liolliiccio. Lumlwnlo: lloi'il. Dori. — Jloiini. Il Turilo Ixillacdo ahila lolla l'I-oi'oiia, l'Asia c TAfi-iua sullenlriiiiraJc. In I.oiiihar- ilia ó TOiniioisshiio su considerasi la ;;raodc (|uanlilà d'individui clic passa sul .suo Icr- riliirio, ina jncno di comune se prcndoiisi in noia solíanlo ¡>l¡ individui clic sogni„,.. » ..... f'-a noi a |iorvi nido. Arrivano ila noi I Tordi hollacci l'iella prima melà di marzo ma ia passala pio furie accade verso la line di dello mese, dopo di clic van sensihil- mcnle ilimhincndo di gicirno in giorno, por mudo clic per la line di aprile sono scomparsi inicranicnic dalle |iiannrc c dai colli, per conlinarsi fra I immli, almeno ipiclli che rcslano sollo il noslro ciclo. lìipaiTono in aiilnniio, alla viilla di paesi caldi, c sul Unire d'ollohre le passale sono qnasi sempre scarse; da lalc epoca limi anche’ a no- \enihrc incllrali. sì segni •ovare qualche individuo Isolalo, e li .a anche d'iri- \eriio btllu. I enecialori allribuiscoiKKpiesla eecessivamciile prolungala pivscnza (ralcuiti Tordi a ferite loro toccale o di cui sono rimasti fra noi per guarire. II Tordo boltaceio è animale timido, poco astuto, svelto, poco liligioso coi conipagni e ecdic allrc specie; è allresi oliremiido sospclloso per cni ai cacciatori eosla qnah'die dinìrehà. Non vola mai a sliirmi nninerosi ma al massimo in driqipelli di sci a selle pili ih eonsiielo di soli Ire o cinque iniliiidni. Di rado si veggono soli. Viaggia di nollc e dicesi quando splenda la lima, menirc nelle allrc oceasloni viaggia soiiì dal primo spumare degli alhori lino a due ore di solo, ihqiodirhè si riposa ¡lèi hosrhclli per ri- pigharc il viaggio nel giorno vegnciilc. Il rido di quesla speeie è svelle, hen ilirello e seslennlo. In lale allo manda aenlisshne sillahc ehe si ............... in nn z.i,-zk Acenrre pronlamenle ai richiami dei compagni liberi o prigionieri c lalora si vede" quando venga ehlinnalo pionihare repenlinanienle da enormi allezzc al pnnio d'essere priniii invisibile o (piasi. Il maseliio Ita un canlo ariiioiiioso in cui spiccano alcune note clic liaiiiio ¡íratide comiiiiaiiza con rpiclle del Merlo. Egli e ililìieih; p(‘r non dir (piasi ini[M)ssibile eiie due Tordi hollacci abbiano eguale [tolcn/.a d’armoniosilà, ma le difl'crenzc maggiori slanno ncli’mlcrvallo cdie ogni individuo lascia fra le varie itole che (;onipongono il canto colmine a tulli, lauto il masebio clic la fommina lianno voci particolari che non fanno udire se non alle|)0ca degli amori, e che eonsislono in nn (wccècè ripetuto sovente. Tali voci sono ripetute anebe come segno di paura, perchè il Tordo avvicinalo alla Civetta nc emette di eguali. Ogni uc(*ellalore per mito il tempo della [tassala dei Tordi ha gran cura di tenere sempre alcuni indi»idui vicini ad ima civella. poiché il suono da loro emesso per paura, è rieliiaino ancor (>iù efilcaee dei eanlatori eieclii. Si nutre d inselli e delle loro larve e di rriilla d'ogni sorta; gliiollo per l’uva e per le altre hacehe sugose riesee al([iianlo infesto alle eanijtagiK', e (pieslo danno non e da noi eompensalo eolia distruzione degli inselli, giacché arriva ([tarlo di (pielii di piisso) ([liando la eampagna è secca e ripassa in stagione in cui i raccolti sono già
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