A l i l o . — I primi nidi di (|m’sta spccio si li’ovmin \(“i‘sn l;i sccnnd:i melà di aprile. Gli «‘mhrici di'! lelU», le iVssiire dell*' griglie cliiiisr, le grnndaje. le eaniK' delle sliil’e; in nna parola Inlli i l'ori elio [»ossoiio Iroxari' airesh'i'iio dei fabbricali, siano c;i|)aniic siano palazzi, sono luoghi alli a clic la Malingia \i fahhriclii il nido. Non ii<‘ vanno ]ii'ivi ikmhiik'iio i cavi Iroiiclii degli alhi'ri, suU't'sIi’riio d*‘i ipiali nidilicano di rado; giammai lo (longoiio per lerra. Dire con eerla [»recisione della forma di (pieslo nido (' dillieile impresa, giacchi' se nc incontrano d'ogiii forma c dimensione. ^0Il devo Inllavia laccin* clu' la maggior parte di essi, essi'iido iiiclassilicahih', vanno posti fra gli irri'golari; (‘ non v 'i' luogo a diiliilaia' clic (pii'lli cidlocali sugli allii'ri v non eiilro h' cavila siano di forma i ih ih i i l i iy a . La cavità de! [iriiiii i' mal dclinlla. talvolta [irolouilissiiiia. lai alIra tqijx'ua mi'diocrc; i margini del nido sono iu tali casi poco dclcriiiiuali iioii si [xissoiio l'iiivciiiri', clx' modellati sulle pareli della cavità clic lo coiilicnc. Assai spesso, e eii'i avviene speeialnienle nei ¡ i i is s o m i arlilìeiali, si Irovano i materiali del nido anche nella parie su[x‘riore; (m1 allora b facile scorgervi uua specie di galleria Icrminaule in una cavità ¡rri'golarmcnie sferica. ! mah'riali di (picsto nido sono assai vai'ii: paglia, lieiio. borra, criix', [liunx* ix' sono i più comuni. Sovrabbondano le jiiumc, di rado b maggiore il licm»: i fusti di graminacee, se rudi o grossolani, scarscggìiuio. Sjx'sso le Mallugie ado|X'rano il nido veeehio e s|H‘cia!niciile nei passerai. l 'O l A. — !,(' prinu' uova, sì trovano alla lim* di aprile. Sono di forma ovaia allungala. Il dìameiro maggiori' (> dì IS a 19 mili. c'd ¡I minori'da 15 a I4 mili. Il fondo <• jiiii s|iesso luanco-s|)oreo, con numerosissime maccliiellc hruiio-cioccidalle assai ¡»¡ccoli', a contorni indecisi, s[)csso aggrii|)]>al('. cd al pelo ottuso confuse insic'iue a formari' macchie pili grandi. ¡Nelle uova piìi ciliare il fondo aiipare d'iiii liianco-lalteo o azzurrino, e le luaccliie sono rare, bislunghe, variabili iu grandezza, di liiila eioecolalte, |)Ìù numerose e formanti ([nasi una corona attorno al [xdo olluso. Iu ini'zzo alle maeehii' scure si vi'doiu» altre macchii' liriino-v iolaci'e [liù grandi delle idtre. 1'^ ran» trovare iinifoi'ini h* uova d’iiiia inti'ra covata; avveiu'sempre imo |uù ehiai'o e eoli minor iiuiiiei’o di macchie. Fini covala c covala le dilicrciizc sono assai noli'- voli G'. La Mattugia jiarloriscc da tre a sei uova c'd aiielie più e la dcposizioiu' <* d’ nii uovo al giorno; lalora pi'rò i iposaiK» ([iiarantolto oi’e li’a runo (' l’altro. Oualclu' volta Ile depone mio nel nido del passeroHo, c vii'iie da (jmtslo alli'.vato. 1*1 1«4'IAI. — (ìeiK'ralmi'iilc dopo che la madri' protessi' le uova coi proprio caloi'i' [X 'r (ii)(li(‘i giorni, nascono i pulcini di'lla Mallugia alTallo nudi. Tra il (|iùnlo ('d il sesto giorno a|)r(>iio gli occhi, ('d i liiliclli da cui svolgonsi h' [x'titx' com|)aioiio dopo il si'slo. Dai ([iialtordicesimo giorno al diciasi'llesiiiio sono già ca|»aci dì ti'iilarc i [»rimi voli. Talora al secondo giorno dalla nascila del primo pícenlo. Iiilli' h' nova sono schiuse. I genilori appri'slaiio ai loro naiì miglio, grani dì mais, ma in maggior copia porgono loro inselli e specialineiih' larve di larfallc. F ili (px'sl’ epoca appunto cIm' i [>ass('ri ci comjx'usaiio (h'I danno clic recano col loro sensibile graiiivorismn, dislruggi'iido gran (jiiaiililà d'insi'lti c |)ci‘ ciho pro|)i‘io c per imirizionc dei novelli. (1) Alcune covale oilroiio la uova (meno iiiiell'mio più cliiaro) urne coperlo da inaccliie cioccolaiie coiinuenli iva loro, distribuite con eguale abbondanza, tanto ai due poli, quanto ai lati, cosi che il fondo quasi non si può scorgere. Si rinvennero pure uova di questa specie tolalmcnlo bianche, ma rio sembra una mera eccezione. Ool resto variano tnoliissimo, specialmente nella forma e dislrilni- zione lidie macchio, come anche nel colore, dal bmiio rossiccio al grigio più o mono cliiaro. ()ualclio volta, ma di rado, la soslauza coloranic ó accumulata in copia sul polo oiiiisn ove a gran inarrliia iierasira. In tali casi, ma iiun sempre, il polo acuto rimano pi'iYii di marclilo. Fan. pRiNoii I i[>i COCCOTIIRAUSTKS VULGARIS VIEILL. ( -NIDO CONCAVO ) l.<<>xiu Linné. «• o c e o d irM i iK lr« Toiimi. — C o c e o t l iru i is s le « v i i l» H r i« Vieill. Itali,OK, ; hidSOfIR. — h-isoill'. Lumbar,In : l'risoil. — I'risid. Il Fi’osoii" origliiiH-io del nord d'Etiro|);i, si estende per nitro thm ni nord dell'A- IViea e nello parli srllenlrkinali ed occidcniali dcll'.Asia. h] Loniliardia si Irova rappre- sejdalo da individui sla/.ionaVi o di passo. I primi sono però assai risirelli in minirro e liniilali a cerio Ioealilà, cd i secondi per lo più numerosissimi al passaggio aiilmi- nale, rlie non accade però in egiial misura Ioni gli armi; anelic in primaver-a, cioè di mai-7.0 e di api-ile, elìelluann un alli-o passaggio non metro inimerosn di tpiello atilun- nale. Circa la rpial cosa s’è osservalo r-lie gii intlividui stazionari liaiiiio ([iialelie leggiera dilteren'za rn-l eoinrilo delle penne di mudo elle in eei-le enlleziorii si Irovano indicate come varielà. Vive per lo |iin nei boselii di conifere, spesso in islormi di ima einqnaritina o pili di individui, speciaimenle ali’epoea del passo. l’osa di ireqiienle a lerra ed ama |uire posarsi sulla cima ilri rami sfrondali, sui quali è capace di stare a lungo nella piii eoiiipleta immoliililà. Non è Umido e ciò forse in causa di una certa ([inde stnpide'zza eiie lo dislingue; è inoiire pigro onde non di rado riesce lento nei suoi inoviim-nti. Supporla la scliiavilii con molla facilità c vive a lungo. Ilineliinso io gallina eon allri necelli, accade lalora clic si allcri ad nn li-allo il suo umore e perciò l'nriliondo ed insensalo allaechi i suoi compagni di prigionia, li spennarein, ii lorinri rnlle sur forinidahili licceale c li uccida; per la qnai cosa si osa di lenorin isolalo, lo ne Ini pero visto convivere alcuni con allrc speeie nella pio perfella armonia. I.o si liene prigioniero per la llellezza delle sue |ieiine e per animirare la gravità della sua lisio- nomia, imparlilagii dalla forma speciale del suo In-reo, gravila 'clic fa nn serililn eciii- Iraslo colla sua intelligenza elio cflellivamcnte è assai limilala. Il eilio del rrnsone varia a sceonda della età e della stagione. Cosi i pnieini vengono mitrili dapprima con in.selli, in segnilo con grani e semi mezzo digerili nel gozzo dei gonilori; falli capaci al volo mangiano gemme d'allieri resinosi, nonéliè le noeéinole ed i semi raecolli negli slrniiili dei pini, eni rompono eon facilità per mezzo del po- Ifìnte loro becco. Poco svello è il voi, specie, ma se vengono .spavenlati dallo spanraee.... elle SI agita in mezzo al parelajn vidaiin senza direzione dclerminala e eo olà forza al punto elir molle volle si uccidono nrlamio violenleniente contro la Irrra o eoniro gli iilheri. li canto ne è acuto e ritennio privo d’ogni lieliczz.a dail’ nniversale; a parili per allro riesee aggradevole, onde da questi viene lodalo.
Lade 5f 10-1
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