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C o n fro n to s ta tis tic o c o j r a v ita n n a eu rop ea . Unou IH. PASscnts. Fam. FmNBiLLiD-e. l>ÌMtril>\i7’.ion» .lolle «IM'OiO l'asspriiue 5 4 l'i-iiinilliiiif 14 (1 L(i\iiiia' 22 rsìllii-iisli-iiia- 0 0 ticns|iÌ7.ìiia' 0 0 tnitieriziiia' 21 «1 Spiziiia' (Amciica) a 0 l'itylina' Ü 0 P ().( <li l ’vìnjrilli.lcc tvll’Kuvopa <U l' i-inss ll. ivll« Loml.i.i-O. .li i>i-oi>fl» «ll’lOui-opit <Ii I-riutfil. 1. Passer domcsticus L. t 32. Monliifingilla alpicola Pali. 2. . Itali» Vieill. 2 33. Linota eannabina L. 17 3. salicicola Vieill. - 34. » bella licmpr. — 4. Pyrgita montana L. 3 35. » broviroslris Gould. — 5. Clilorospiza cliloris L. 4 36. » inuiiliiiin Gml. 18 C. Myccrobas spcculigera Brandi. - 37, Acanthis rufcsccns Vieill. 19 7. Coctothrausles vulgaris Vieill. 5 38. « linaria L. 20 8. Fringilla raonlifringiila L. C 39. » grocnlandica Bp. - <J. , . cmlebs L. 7 40. » llolbolli Brehm. — 10. » spodiogcna Bp. - 41, e cancsccns Gould. - l i . Pctronia slulta Gml. 8 42. Cynchramus miliaria L. 21 12, Cbrysomitris spinus L. 9 43. Plcclrophanes nivalis L. 22 13. a pislacina Evcrsm. _ 44. CciUrophancs l.ipponica L. 23 14. Carduelis clegans Slcpli. IO 45. Emberiza citrinella L. 24 15. » orientalis Eversm. - 46. cirlus L. 25 10. Citrinella alpina Scop. I l 47. eia L. 26 17. Serinus mcridionalis Bp. 12 48. V cioidcs Brandt. - 18. Metoponia pusilla Pali. - 49. » pityornis Pall. 27 10. Pyrrhula coccínea Sandb. 13 50. 1) clirysoplirys Pall. — 20. Loxia pyliopsiltacus Bechsl. — 51. Buscarla provincialis Gml. - 21. » curvirostra L. U 52. . lesbia Gml. 28 22. D bifasciata Brehm. _ 53. pusilla Pall. - 23. Corvihus enucleatop L. — 54. Scli»nicola arundinacca Gml. 29 24. Uragus sibiricus Pali. - 55. » pyrrliuloidcs Pall. 30 25. Carpodacus rubicilla Gould. 56. Hortulanus chloroccpbalus Gml. 31 26. » roseus Pali. _ 57. n ctesius Grotszcbm. — 27. > crylhrinus Pali. 15 58. Fringillaria striolala Liclil. - 28. Rodopcchys phmnicoplera Bp. - 59. Ilypocentor rusticus Pall. - 29. Bucanelcs gilhagincus Liclit. — 60. * aureola Pall. - 30. Lcucosticlc arctoa Pali. Gl. » dolyconius Jlp. - 3t. Monlitringilla nivalis L. 1C 62. Granalivora mclaiioccphala Scop. - PASSER fïALTÆ VIEILLOT. (NIDO IURECOLARE 0 GLOBULOSO) Friii»rilln ilomoKlicA vor . Ranzani — Frhi((illn llaliu> Vi.illot. — F . <-l«al|iÌii» TemmiiA l*yr^i<a ila licn Ronn|i (11)38). — Pn«««‘i‘ «loniosHt-ii« var B Ita lio ii« Key e Bl.is. l*a«M‘r «lonioKtion« «'¡«alpiiiii« ScLleg. huliuno.- Passera italiana, — Passera reale. — Passera tettajnola. — Passera nostrale. — Passera grossa. Lombardo.- Passaton. — Passera de colombera, — Passarot CoIombarS. — Passar). — Passer. Si può (lire che il Passero ilaliauo è fra gli ueeelli di Lombardia il più eomune. È stazionario e preferisce la pianura ove alibomla enormemente; quei pochi elie annidano al monte secudouo al piano a svernare. La disli’ihuzione geograliea di <|uesla specie o razza <‘) come da alcuni si vuol ritenere, imporla ch’ io citi le testuali parole di Temmink. — « Questo uccello non si vede che nelle contrade meridionali al di là della grande « catena delle alpi Cozie e Penniiie. Io lo vidi |)rima d’ai’rivare a Susa, su molte « montagne poco elevale degli Apeiuiini, lungo il golfo Ligure ed iu (uti’ llalia. Ollro- « passalo Treviso, in lutla l’ Istria e |)iù lungi verso !’oriente ed il nord non lo si « trova (*). » — Nordmann ne ha trovato sulle coste dell' Ahasia e Slriehiaud presso Smirne (3). È la Passera italiana assai numerosa specialmente nell'interno delle più pofiolose eiltà, eonfìdenlissima e d’ una intelligenza superiore a quella della Mattugia sulla quale non ha prevalenza iu lestezza di moti. È tanto legala direttamente ai' eoslunii dell’uomo eh’ essa alihaudoiia i luoglii abbandonali da lui. Savi (’■) asserisce con mollo spirilo, elle se a due iiaufraghi lilosoli uua forca ed una (igura geomelriea tracciala sulla sabbia del lido furono segni che li fecero accorti della presenza dell’ uomo, anche la Passera può aggiungersi a quei segni. E una specie addomesticabile e per riuscii'vi a pei’fezionc basta farla prigioniera più giovane che sia possibile o meglio ancora allevarla da nidiaea, non ahhandonarla nella solitudine, attirarla inline eon carezze e eon golosità. Allora essa si abitua a stare iu libertà nelle case, conosce il padrone, diviene confidente del cane e did gallo di casa che talvolta le fanno pagar eara (juesla sua làiiii- gliarità. Suole attirarsi l’atleuziotie col pizzico del robusto suo becco, vola sulle spalle al padrone e toglie a lui di bocca il cibo eon una prepotenza che in essa si premia a carezze. Quando è libera, d’ inverno e primavera abita nelle case rurali e da esse ben poco se ne allontana onde cercar cibo o nei vicini prali o fra gli escrementi eipiini che rinviene sulle vie lre(|uentale. Nell’eslalt' (|uaiiluu([ue non ahiiandotii del lutto le case pure all’ infuori dei nidilieaiiti la troviamo preferire la eampagna aperta,! p ra t i le risaie e le hrugliicre; ben ¡melii individui amano i hoseliì. Al Iraiiioiilare del sole, .sopratutio d’auliiimo si riuniscoiio iu grossi hranehi per dormire lutti di conserva so[ira di un albero. Ciò fanno accorrendo di (pia e di là a var.i stuoli e riunendosi sulle siepi o sugli alheri vicini a quello designalo per letto comune; di là spiccano poscia il volo raseiilaiido (erra per appo.xlarsi quindi sui rami (1) Gli aulori adoperano la parola tariefà anclie quando 6 il c quali si devono disUnguero col nome di razze. (4) Temmink — Manuel i'Ornilhotogie — EdiUon du 1820. (3) Degland — UrnitMogie europeeane — Paris 1849. (4) Savi Ornitologia toscanu — Voi. 4. Pisa 1848. a di distinguere mutazioni di specie o ti ed ereditarie per lo


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