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inoltre aleuno ilei earalleri delle l'azze domestielio. Di piìi ic razze doincsticlic essendo stale trasportale in (ulte le |»ar(i del inondo, avrelihero dovuto aecideiilaliiienle trovarsi nel loro paese natio e (piindi presentare il caso d'individui ridivenuti selvaggi, nicntre ciò non accadde. Tenuto conto degli slravaganU c straordinari caralleri offerti ^a alenile razze doincsliclic, Insogmin'hhe per opinare alla imilli|dicilà di speeie da eni derivcrehhero, aminellerc che itoiniiii semi-selvaggi ahhiano seello per elTelluare raddorneslieamonto, lo speeie appunto piii straordinarie, ciò elio aumenta ancora l'in- verosimiglianza e la arditezza non sensaliile di questa teoria. Altra |ier me sicura prova della origine comune delle razze domestielio dalla livia (Picvioue di rocca) ex'a lov- nila dairalavismo {pas on aìrièrc) ehe eoiminemente si riscontra in lutle lo razze sopra individui che ripetono il hleii ardesiaeo delia livia più o meno distintamente, o la maceliia bianca dcl collare, o la striscia oscura caudale. Lo studio dei Piccioni approfondito da Darwin, fornisce una prova della giustezza delle idee emesse da questo gonio moderno delle scienze naturali, in ima teoria, alla ([uale i piccioni viventi non danno un troppo meschino suffragio, come si compiacque di asserire nn suo avvei'sario. Aii>o. — I Piccioni depongono il nido nel cavo delle roecic o degli edilìzi se selvatici, ne’ eolombaj se seiniliheri, cd indiflerenli al movimento che loro sì fa d’ attorno anelic nella casa e sotto gli ocelli dciruomo, se domestici. 11 vero nido ehe è ap|iial- tilo, si fa con ramoscelli di varie dimensioni c con paglie, alTastellale senza studio. Anche il maschio lavora a costruirlo con quella stessa assiduità colla quale per lo più ajnla ia femmina nell’inciiharc c nel milrire i [mleini. U4»VA. — Leuovadiie per numero sono bianche, di forma ovata e misurano 50 millimetri d'asse maggiore per 20 milliinelri d'asse minore. La deposizione avviene due volle aU'anno nei Piccioni liberi ed nn numero maggiore di volte nei domesliei S|ie- cialmcnle in alcune razzo. m uc’iA i . — I pulcini nascono assai molli cd informi, con occhi chiusi, col corpo coperto di setole, le quali cadono al comparire delle penne, delle quali ornavano l'apice. Sono mitrili col ¡irodotlo della secrezione dcU’ingluvie la (piale, analoga al latte, secondo Lecomle consta 'D di Caseina e sali . . 2a. 23 G ra s so 10. 17 A c q u a 00. 50 Traccio di zuccliero . La secrezione comincia o o 4 giorni prima dello shncciamenlo delle uova c dura nn po’ più di una settimana. Le pareli dell'ingiiivie iperlrotizzalo preseiUano, in allora, numerose pieghe ondulale cd assai vascolari, la cui superlieie si copre di uno strato di cellule epiteliali che si distaccano senza sciogliersi e cosliluiscono cosi una materia pultácea avciUc l’aspetto del latte quaglialo. I pulcini anche ahhaslanza maturi sono poco vivaci cd indolenti, e di questo me ne fornì nna prova un pulcino che morì per essersi lascialo forare riiigliivie dalle lifatCe (2). (1) Cl. Bernard. Lcfon jur Ies prop. physiot. des liquides de rorganisme. ISSO, lum. 2", p. 236. (2) Il fallo fu da me osservalo in Pavia il 1‘ di agosto del 1869. PALUMUtENA COl.UMlifTLLA m. (-NIOO CAVERNOSO ) Lini o l l a ll|. Itiiliiiun : LoIdiiiImiIIìi. Lmnhnrilo : Tiiijii [lici'ol — Piviuli Si>IVÌ1(lr>)i; — l’iivillll (I ’iloscll. La Colombella è specie che Incontrasi in liill’Euriqfn, c clic si trova eziandio nella Siberia occidenlale ed almeno durante rinvcrno nell’ Africa scllcnlrionale. In alcune stagioni cd in molle località si vede in truppe sì numerose da dare una lontana idea delle nulli di Colombi descritteci dall' Audulion. Di (pieste copiose passale ne avvengono anche in vari punti d'Italia media o meridionale e gli individui di quei hram'lii vi fanno soggiorno dal sellemhre al novembre , ma in Lombardia si può dire che vi è alquanto rara, non essendo clic pochi gli individui che vi fanno soggiorno, e quelli di pas.so non vedendovisi clic in piccole truppe di quattro o cinque inilividui. Ouclle che passar! fra noi la bella stagione c vi annidano, giungono in aprile e ripartono in agosto, in alcuni anni non si veggono Colombelle sotto cielo lombardo. E animale dotato di poca inlelligcnza e di poca timidità per cui riesce facile l'avvicinarlo. Non litiga eon altre speeie ma è un fallo che si trova sempre isolalo noi boschi più o meno folti ed estesi ehe ha scelto a dimora. La Colombella nella voce si assomiglia al Colomhacoio fPalnmbns torgiiatiis Leach), ma grida meno fortemente. Ama di slare assai a terra e ciò fa speciaimenle il maseliio, che si pone in osservazione per delle ore intere sopra un piccolo rialzo di lerreno in vista dcl nido, quando la femmina cova. Non vola alto come il P. forqnafiis. Si unire specialmente di semi e trascura assai gli inselli, laonde ricerca i cereali, i semi delle leguminose, della canape, le ghiande ed i semi dei eoniferi. È facile addomesticare la Colombella tanto da nidiaea quanto da adulta ed in ¡schiavitù si può riprodurre e dà luogo eziandio ad iliridi colla comune C. Uria. La caccia di ipicslo animale non c mai molto prolìciia in causa della sua scarsità, quantunque non riesca dilììcile T uccidere tutti (pielli che arrivano in nn dato luogo. Qiianliimpie il frutto della caccia della Colombella c (|uella del Coloinhaeeio siano egualmente scarsi è da notarne la differenza della cagione. Nella pidma specie si è causa la scarsità di'gli individui, nella seconda la stragrande difiìdenza por cui si deludono di frequente gli sforzi per avvicinarlo. Non descrivo l'ai’tifìzio che si può usare onde pigliare molte Colombelle giaccliè da noi non coiivorrebtie usarlo, mentre può riescire assai proliitcvole al passo autunnale, per e.sempio, nella To.scaiia. Dilani Savi (') lo descrìve con cura. A l i l o . — Tanfo il maschio ehe la femmina attendono alla costruzione del nido, o per dir meglio a riunire nn informe alTaslollamenlo di fuscelli che collocano nelle eavilà dei tronelii od anche nei nidi abbandonati dai IMeelii. Ad opera compiuta sui fuscelli mettono qualche penna prima di posarvi le uova. Talora si aceonlenlano di quello scarso tritume che incontrano nelle cavità degli alberi e vi aggiungono le penmiocie olle per la loro scarsezza riescono di problematica utilità. II lipo a cui va unito questo nido è il cavernoso. (1) Savi Paolo. — Ornitologia toscana, lom. II. Pisa 1829, pag. 13».


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