i''ì! Con tutto ciò |Uiroc<‘liie coiitinaja di faiuigiio di Topiiii iiieonli-ano taholta i’(‘|i(‘iiti- nameiittì la morto; poroochc la riva già erosa alla base dall’ ac(|iia, nel silenzio della notte frana ad un tratto e ie travolge sott’ae(|iia seppellendole sotto la loi'o stessa ai)i- tazione. Un caso sìmile accadde nel IStitì a! Rivone di S. Solìa il (piale in tal modo si diniìimì repentinamente sfaldandosi per ipuilelie nu'tro su tutta la sua lungliezza ed aumentando così la distanza tra le due sponde. Pociii giorni prima di ipiesto avvenimento io stando in barca uvea veduto svolazzare mimerosissiiiii Topini intorno a ipiel Rivonc di cui (»rano il più grazioso adoi-iiamenlo, ed iu seguito ad esso vidi i-estarne soltanto due o tre famiglie sfuggite alla ealastrofe ¡»er essere annidale ad una zona sporgente ebe scampi), (piasi trattenuta da mano invisibile, al fatale franamento. Onesta speeie Ìnteressantissiiim di Rondine forse scomparirà tra non lungo [»eriodo, ¡»erclii; essendo già poco diffusa non potrà l’csistm’e alle cause di distruzione eni paga così largo tributo di vittime. Dei costumi di ipiesta speeie poco di nuovo posso narrare; giacché essa tiene iu ciò la pili stretta somiglianza eolie afiini. \ ¡ve eome le altre, in grosse torme svolazzanti eon pai'i lestezza, con pari mara\igliosa instancabilità già lino dalle jiriine ore del giorno. Nel periodo più caldo della giornata poche se ne vedono vagare neH’ aria perchè si riparano dai cocenti l’aggi solari nel comodo loro covo. E ipii non [xisso passare sotto silenzio l’ esperimento del celebre nostro Spallanzani, elio a darne nna idea esatta della sorpreiidonle liistczza al volo delle Rondini, poriava a Milano alenili Topini, e munitili dì segno, li iaseia\a liberi ad ora lissa, e si videro tornare iu Pavia al loro nido in tredici mimili Supponendo ipiimli elio ahhiano saputo dirigersi assolu- tainenle in linea rolla, (piegli ueeelli avrelihero in sì lireve tempo percorso circa 25 chilometri, mostrando con cii'i la possibilità di percorrerne 120 all'ora. Di (pianlo sii- pi'cano essi le (»in veloci locomotive!!... Il niilriinenlo dei Topino consla esclusivamente di inselli, l'aver trovalo peri» nello stomaco di quest'animale dei eoleolleri e delle, roriiiiche indica eome usino anche di pigliare ciho a lerra. Di Irallo iu Irallo si ode ricordare l'illelargimeiito a eui va soggetta quesla specie di Rondine; i» per<) erroneo il liferire con Ciao Magno che usino ritirarsi intorpidite a svernare nelle acque, ([iianlumpie per caso alcune vi possano esser cadute e ripescate |)oi aeipiislare, come si asserisce, gradatamente la vila pel fatto solo che non erano ancora morte. Si spaccia lullavia di averne trovate elTeltivamenle alcune ¡Ile- largite nei cavi tronchi, e nel nido. Onesto fenomeno si sarelihe, (piantnnqiie eon minoi- friupienza, verilìealo anche pi'r le altre Rondini clic si ponno |ioi svegliare nei |)iù bei giorni di pieno inverno (m1 allora anche disporsi al volo È anche nn fallo che le Rondini eiie |uù delle alti-e si fei-mano fra noi, si trovano come invase da un’ obesità, da una ollnsilà sonnolenta, che sarclihe interpretabile come un preludio del sne- eessivo illelargimento. lo sarei stato hen lieto di poler citare ipialelie prova dcH’ilh*- largimento della speeie di eui si Iralla, [uirlicolarmenle in (pieste pagine; ma ho ìl dispiacere di dover dichiarare clic per quanto ahhia frugalo e rifriigalo i nidi dei Tojiini per diu! inverili di seguilo {1807-08) non mi fu dato di trovarne nep|uir una in lale stalo. Al momento deiremigrazione si Irovano a torme nei eanneli, spceialnn'iilc in Sa rdegna, ove dai pescatori se ne fa una caccia mollo proliciia. A l l» » . AH’csleriio, come già dissi, il nido si appalesa con un foro volgente all’ o- vali', coll’ asse maggiore orizzontali', clic si scorge scolpito entro ima apposita piccolissima depressiom» pure orizzontale, il foro ha un diametro di circa (jiiatlro cenliine- tri e mette in un canah! pi'ofondo lalora mi metro, ma )iiù di freipiente da 70 in 85 eentìineiri che, termina in una cavità has^a ma allai-gala a volta e <*ol fondo piano nel (Ij Vidi LjMaro S (21 lu osservai un. )allaazaiii. Opuscoli aof/r« dicersi animali, appendici CMiilon urhicii I„ al collegio (iliislieri che nel ve i Viaggi nello Due-Sicilic. — Voi, (!." l'.ivia I7II7, pjg. 110. i> IHOl svolazzava come fosse io piena eslalc. . ’ • -AL liliali' i' colliii'alii il iiiilii, iiifiiniii! ai'i'ii7,/.a„lia ili |>a"liiiz,zi', lii'iiii |. |icinio nini i-al- (iinilli! a ronlalto ila iiiiiin'ii viscosii ili mirla. Di'vu liiilarii rhe il iiiilo ilei Tepini a l'ausa ili'll'iiililli'a'ziiiiie i'ic.sce uiiililissililil. Lii sll'imii'iilo che serve a ial ini pailroilc ilei liiilii I ' ilei siiiii ahilalin'i è invero originale. Consiste in ima foreliella di ferro a demi divarirali e [negali ad angolo rello sul nianieo elle si annelle ad un hasloneino. Con uno za|ipino aliargli il riinale piii elle sia possihile, e poi iniriiiiiico la foreiietla, aficrro il nido eou essa e lo estraggo. Molle volle fra i demi della foreliella si iinpiglla il cullo di un ahitalore che eosi passa nelle mie niaiu. Talora mi accadde ilii|io iii aver frugalo c rifriigiilo invano nel covo, di sinctlere ogni Icnlalivo c dopo pochi ¡slami vc- dci'iii! sfuggire culi lesto volo ima lunga schiera di ahilatiiri che mi laseiavano li scornalo. Nini mi iivvcniic mai ili Irovarc Topini oci'iipanli i nidi dogli .licioni {Almlo isimìa L.) che del resili sarclihci'O lriip|iii ani|ii per iiii'ii. Talora si Irovano nidi a canale cnrlissimo coslriiili forse ila cop|iic incspcrle ii in pumi di dillieile escavaziiine, o meglio arii'iira ila coppie a eui veline guasto il nido i|uaiid'i'ra hmiiiiii'ulc il Insogno di deporre li; uova. IJDA'.A. Questa specie dejione da 5 a 7 uova di forma ovata volgente airoviconica, caniliile, opache, senza pori visihili c di slraorilinaria fragililii. Il loro iliamelro imig- giorc misura da 17 a i l i milliincfri ed il minoro da l ‘> e mezzo a lò millimelri. I pnieini nascono nudi, e poi veslono penne di color In'uno terri'o ri- ncriccio, sono vivaci, poco svclli nei primi Iciiipi giacclic passano dri Iniiglii pei'iodi noi nido, non liliramlosi snlic ali clic al sopravvenire del perieolo, pereiii sliirliandoli si I no coslriiigeri! a volaro prima di ijui'llo rlic farriano ordinariamorili'.
Lade 5f 10-1
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