Gonfronlo sta tis tic o c o ll’a v ifa u n a europea r CliOfodf proprio uU' Eiiropa 1. CEdicuemus crepilans Tem. 2. Piuvialis apricarius L Iq. 3 » longipes Temm. 4. Squalarola elvetica Cuv. 5. MorÌDcllus sibiricus Gml. 6. » caspius Pali. 7. Charadrius liiaticula L. 8. . curoDÌcus Beseke. 9. > caiilianus Lalb mongolus Pali. Pluviorhj'nchus mongolus Pali. Cirrepidesnms p)TTlioiiiora\. “ U . Vanellus crislalus Br. 42. Cbellusia gregaria Pali. 13. * Icucura Lichl. 14. Hoploplerus spioosus L. 15. Pluviaims xgyptius L. 16. Cursorius(gallicus.Gm. teuropiEus Lalli. (isaliollinus Mejcr, s Eoiultui-tiin Fa>I. CUAIAURlir ILdicneuliiic. Cliai'aili-iiuiu. liursoriiiim. OEDICNEMl S CUEPITAiYS temm. ( MiKi Ai'i'iArnT t ' I i i i r a d i ' i i i s «ihIìp i ip i i i i ih Linn. - 0 ( ìh « i- t lip iic iiiii.» Lnlli. - C là lip iM -iiMi» p i-cp ilH iiM IVimn. l'V d o i i «■-dipiic‘iiiiis> l.i-iii'li. ( I fid . u-i-ìn p i i«« KihIi. — (IC d. < -u r o |» ti-iiy Vhill. I ld d . I ip ll« » iiii l'Ium. Il.lliolllir Occ'lliftlle. I.niiihiinlu .• (Iggioii. Ilggeloii. - Si'oraliiii. - Isi-II legorall. lì rUochiunu un uccelli) clic si IroMi in (iilhi Euro|):i, clic ;il)i(;i ¡iiire l'Asiii occi- ileiilalc e le juirli iioiuliclic del eontinenle africano. I‘ci’ la Loinlìaialia non i* da cun- siderarsi quale uccello raro, ed infalli se tie trovano indixidui localizzali nei posli |iiù adatti ed ove passano tutta la liella stagione ed in autunno liel nuniero di passanti solca il nostro cielo in ogni parte. -- Le località predilette sono le sabbie, lo isole di dejezione, le rive gbiajose dei (iiiiiii e liiiinieeili ove trova ([nanto si confà al suo naturale selvaggio ed il terreno adatto a conlìdarvi le sue uova. ( ’.li individui nidili- canti però non sono molto eoimiiii neppure nelle località anzidetto. Hieseo diflieile l'avvicinarli e quindi non si può mimitanicnie studiarli nei costnini. — Si sa per altro clie di pieno giorno slanno quieti (piicti aH’onibra dei cespugli, dei sassi, di'lle zolle squarciate e rese alcun poco cavernose dalle onde nelle precedute csereseeiize ; scorti fuggono eamminando con grande destrezza c celerità riparandosi tosto in luogo ennsi- mile e minaeeiali ancoi’a ripetono la fuga e ciò fanno sem|)re nello stesso modo pei- [)iii volte di seguito lin a (piando non abliiano giudicato più opportuno raeeomaniiarsi alle ali. Sul far della sera escono dai loro nascondigli a pereoi-r(‘re le rivi* panlaiiosc in caccia d'insetti, di vermi, di batraci e di mollnselii. Svelano allora la loro liresenza in luogo eon grida acute c vibrate col mezzo delle (piali gli uni eorrispondono di eon- linuo cogli altri individui dei dintorni. Non mi giunse notizia di tentativi d'adiioiiK'stioamento praticali coll'Oeeliiotic, nè saprei aggiungei- (piaielie cosa di coiieliidenle di‘1 mio, (pianliimpK' uno leggermenle ferito sia vissuto alcuni giorni in (*asa mia, giaeeliè venne a morire [»er un nialaugn- i-alo accidente du|)o [loelii giorni e [)rima elu' mi sia potuto fare un’ idea della sua do- mesticabililà. — 1.0 sabbie o le argille .s[»ogtie di sassi in eni rOceliione fa una U'ggera ineavazione che neppiiri' tjqipezza di una sola [»('iinuceia o d’un sol Ilio d’erba gli ser- \ono a ricevere le sue sear.xe covate. i o \ ;t. - 1.0 oovate dell’ Ocebione constano di 2 nova di forma ovata [»oro marcala nel |»ìù di esse. Hanno un fondo di color fiilviceio più o meno chiaro e sono eo[ierle uniformeim'tUe di maeeliie, marezzature e punti caffi’ di varia dimensione a margini [liii o meno nelli c dixeisì. Sulle uova in eui il fomlo è più visibile si scorgono anche delle maeclùclte (dnereo-violaeee assai scarse. Mi.siirano un'asse maggiore di mill. 33 ed uno minore di mill, Ab. I.e [ùù [lieeole lianiio 31) mill. d’asse maggiore e soli 33 di asse minoi’e. - Nascono i piccoli (iell’Oeehiono rivestili comidelamente di folta, sel»- hene non lunga, pelurie grigio-giallastra alle [Kirii siqxiriori della lesta, del collo e del tronco, liiaiicaslra sulla gola, alla |)arle inferiore del collo, sul pi’llo e sull'addome. A'amio inollre distinti da una slriseia nera che parl(‘ndo da amho gli occhi viene a con- giungi’rsi verso la hase del becco; uii'allra im’iio marcala [K’rcnrre la linea im’dianu
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